Storia dell’incontro

Correva l’anno 1981 al tempo in cui acquistai la mia prima Citroën DS, per la precisione una D Super 5 del 1972 verde metallizzata.

Acquisto molto tribolato, in famiglia la cosa non fu accettata molto favorevolmente: auto di cilindrata troppo grossa, troppo costosa la manutenzione ecc..

Determinato per questa scelta la spuntai e negli anni mio padre si convinse fino al punto di non voler più guidare nessuna altra auto anche quando l’età e la grandezza della stessa potevano creare qualche problema.

La Citroën DS è un’autovettura che crea una sorta di dipendenza, per cui sulla scia di questo fascino acquistai dopo cinque anni nel 1986 la seconda, una DS 20 Pallas del 1974 per poi fare il tris con una mono faro del 1967 nel 2000.

Premesso che fino al momento dell’acquisto del secondo veicolo ero completamente all’oscuro di manifestazioni e raduni dedicati a questo modello di autovettura, per caso venni a sapere di un raduno in provincia di Modena, a Castelvetro, il 21 ottobre 1990. Andai. Era il mio debutto e mi resi conto di una realtà a me sconosciuta ovvero l’esistenza di amatori di questa auto i quali (non tutti) usavano questa vettura solo per le manifestazioni o poche altre uscite, mentre io, ieri come oggi, la DS la uso regolarmente per tutti i miei spostamenti, vacanze comprese. Il raduno organizzato dal tono elitario aveva presenti circa settanta autovetture ed era a carattere statico. Valutato che allora non leggevo neanche le riviste di settore delle auto storiche (anche perché queste auto rientravano ancora solo marginalmente in questo segmento e il fenomeno del motorismo storico era molto più contenuto che oggi) ripetei l’esperimento del raduno il 10 maggio 1992 a Riccione presso il Grand Hotel. Stessa filosofia di manifestazione e stessa staticità, sicuramente non positiva anche perché in una località turistica come Riccione un défilé o una passeggiata in Viale Ceccarini avrebbe fatto faville mentre nel parcheggio dell’albergo le DS furono notate a malapena. Ma a documentarsi non si sbaglia mai: parlando con altri appassionati venni a sapere di un grande raduno che si svolgeva ormai da qualche anno a Verona.

Il 20 settembre 1992, alla sua quarta edizione, nella piazza adiacente all’arena di Verona, i miei occhi non credevano a quello che vedevano centocinquanta DS (numero chiuso) molte altre parcheggiate fuori, presenti un’infinità di doppio faro, molte mono faro e rari modelli di cabriolet e coupé.

Cambio di marcia: pubblico entusiasta e con molto dinamismo organizzativo, il lungo corteo delle DS si dirigeva poi verso il lago di Garda, precisamente a Lazise per il secondo bagno di folla sul lungolago.

Tornai a casa entusiasta e incominciai a frequentare altre manifestazioni, andai a Modena il 4 ottobre 1992 dove un altro grande appassionato organizzò un raduno più piccolo ma delizioso. Sicuramente aspettai con trepidazione l’anno successivo, precisamente il 19 Settembre, sempre a Verona, dove la manifestazione si ripeté con lo stesso successo e la stessa vivacità.

Purtroppo il 1993 fu l’ultimo appuntamento a Verona: il sodalizio dei due organizzatori si interruppe e a questo punto il 31 ottobre dello stesso anno, a Brescia, alla sua seconda edizione un altro duo di appassionati prese l’onerosa eredità. Assolsero l’impegno in maniera egregia portandoci nella piazza centrale di Brescia e successivamente in una bella villa della provincia negli anni 1994/1995.

Anche questo duo cedette le armi e io continuai a frequentare vari raduni più raccolti e più amicali nella splendida cornice di Siena o di Colorno organizzati con molta eleganza dal Club specifico sulla DS, che ci condusse anche all’estero con il suo allora vice Presidente. Precisamente sul lago di Neuscatelle, dove passammo tre splendidi giorni tra le nostre amate auto e quelle arrivate da altri paesi d’Europa in un elegante ritrovo organizzato da un grande appassionato di questi gioielli residente in Svizzera da molti anni e che oggi purtroppo non è più tra noi.

Frequentai anche manifestazioni minori e al suo esordio dopo il restauro durato tutto l’inverno sulla DS 20 Pallas capitai a Spilamberto, in provincia di Modena, ad una ritrovo collegato ad una sagra di paese di auto d’epoca di varie marche.

Era il 22 giugno 1997, data storica, quando durante il pranzo in una chiesa sconsacrata conobbi il Signor Gian Paolo Benotti, appassionato di Citroën, il quale aveva già organizzato in precedenza un piccolo appuntamento riservato sempre a questa marca.

Parlammo, ci confrontammo e decidemmo di provare ad organizzare un raduno di DS insieme. La prova la effettuammo lo stesso anno, il 21 settembre a Cadelbosco di Sopra (RE) paese dove risiede Gian Paolo ove prese forma un ritrovo con esito positivo, una ventina di auto, molta amicizia, familiarità emiliana. Capito che la coppia poteva funzionare decidemmo l’anno dopo di fare la prima edizione dando un assetto nazionale alla manifestazione e spostandola nella piazza centrale di Reggio Emilia oltre a chiedere l’aiuto ad un mio vecchio amico, Cesare Di Liborio, una volta possessore di una Due Cavalli che divenne ed è tuttora nella nostra equipe.

Passano gli anni, i successi si susseguono; raggiungiamo le quasi centocinquanta DS iscritte, pubblichiamo allo scadere del quinto anno un bellissimo libro fotografico e rendiamo la manifestazione di Reggio la più importante d’Italia.

Nel 2003, alla sesta edizione, la prima svolta: da quell’anno la kermesse si chiamerà “LA DÉESSE RE”. La sigla DS se pronunciata alla francese diventa “Déesse” e assume così connotati quasi angelici, e RE identifica la città. L’anno seguente, il 2004, è un momento di cambiamenti importanti; negli anni alcuni rapporti personali si modificano, Gian Paolo abbandona l’organizzazione e la kermesse si trasferisce nella elegante Piazza E. Cavicchioni di Albinea a pochi chilometri dal centro, dove per diversi anni si è svolto il meeting. Si dà una connotazione più importante, da semplice raduno, si passa a Incontro Internazionale Citroën DS. Si amplia la manifestazione aggiungendo la giornata del sabato (per gli equipaggi che giungono da più lontano) con un giro turistico-culturale, proposto nelle prime ore pomeridiane tra profumi e sapori del territorio Reggiano, per poi avere come sempre il momento clou nella giornata di domenica. Da non dimenticare allo scadere del decimo anno la seconda uscita di un nuovo libro fotografico realizzato sempre da Cesare Di Liborio e un défilé pomeridiano che ha raccontato la storia della “DÉESSE“ nei suoi vent’anni di produzione.

L’Incontro Internazionale prosegue il suo cammino e dopo cinque anni, alla quindicesima edizione, esce il terzo libro fotografico “La Déesse Particulière”.

Tre pubblicazioni indirizzate a questo fantastico modello. (Al quinto anno, al decimo e al quindicesimo). Per la terza volta ho creduto nell’arte fotografica in bianco e nero del fotografo e amico Cesare Di Liborio. La scelta è stata premiata con numerosi riconoscimenti: l’esposizione di ventiquattro fotografie a Parigi nel 2005 alla FIAC Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea nel salotto di una più ampia esposizione curata dalla casa madre Citroën durante i festeggiamenti del Jubilé 2005, e la partecipazione nel 2008 a Fotografia Europea Reggio Emilia.

Nel 2013, alla sedicesima edizione, si prosegue con un totale rinnovamento, per rigenerare e mantenere alto l’interesse della più importante manifestazione dedicata a questo immortale modello: da qui ad oggi lo slogan sarà Déesse Time (seguito dall’anno): Tempo di DS.

Nel 2014 ci siamo trasferiti pur rimanendo ad Albinea nella bellissima Villa Arnò avvolta da uno stupendo parco di ventiduemila metri quadri con piante ad alto fusto come querceippocastani, sequoie e gelsi. Secondo le ipotesi più accreditate, Villa Arnò è stata costruita negli anni ’80 del secolo XIX, sul progetto dell’architetto Pio Casoli, allievo del Marchelli; il progetto di stile neo classico, ispirato a Villa Rotonda del Palladio. È dimora storica e quindi sotto la tutela della legge che tutela i beni culturali e ambientali, e indubbiamente una delle più belle case signorili di campagna della provincia di Reggio Emilia. L’edificio sviluppa un volume compatto, su due piani, con un ingresso a quattro colonne granitiche di stile ionico che concludono una scalinata d’onore. L’ottocentesca dimora ha dato nobiltà sia per l’esposizione delle vetture sia per il gradimento mostrato dai partecipanti.

Dal 2017 a oggi l’Incontro Internazionale si è trasferito in Piazza della Repubblica nel cuore di Montecchio Emilia (R.E.). Nella Piazza si affacciano il Municipio e la Chiesa della Madonna del Popolo, più conosciuta come Chiesa Nuova, inoltre svetta anche il Castello con i suoi trentacinque metri di altezza del mastio con orologio che è collegato a una campana del 1577, che fa sentire ancora oggi la sua voce ogni mezz’ora su quasi tutto il paese. 

Recentemente la piazza è stata completamente risistemata e riqualificata. Durante l’inaugurazione è stato scoperto al centro della Piazza il prezioso mosaico che riproduce lo stemma Comunale della città. Lo stemma riprodotto è quello originario concesso al Comune dal Marchese Lionello d’Este nel 1442 poi riconosciuto ufficialmente dal Governo del Regno d’Italia nel 1929.

Il ritorno in una piazza pubblica segna il rientro in un palcoscenico ideale per poter ammirare queste vetture sia da parte della cittadinanza sia per gli appassionati, dell’incontro più longevo d’Italia spesso copiato ed imitato ma come sempre l’originale rimane quello esclusivo e come è stato detto da molti partecipanti “è di un’altra categoria” dove l’eleganza, le idee, la cura del dettaglio e la passione motoristica sfociano in una giornata dedicata ai possessori di questa intramontabile, affascinante e iconica automobile.

La tenacia che mi contraddistingue paritaria al mio amore nei confronti della Déesse ha permesso la continuità dello svolgimento della manifestazione anche durante gli anni dell’emergenza sanitaria spostando la data abituale di metà maggio a settembre raggiungendo così il traguardo nel 2022 del venticinquennale per un successo che continua da un quarto di secolo tra bellezza e glamour.

Durante i festeggiamenti di questo avvenimento nel discorso finale ho ringraziando di cuore gli oltre 4350 iscritti e le 2200 autovetture intervenute.

Di seguito riporto uno stralcio del discorso finale:

“L’incontro reggiano negli anni ha avuto dei mutamenti è stato per diverso tempo il più numeroso d’Italia sfiorando le centocinquanta DS, poi è diventato il più glamour e importante, ha cambiato sedi: Reggio Emila, Albinea, Villa Arno, Montecchio E.; è l’unico ad avere un suo sito internet indipendente ma soprattutto è stato il più curato e organizzato con professionalità.

In conclusione ci sono due aspetti che vorrei sottolineare: il primo l’aspetto culturale motoristico storico che è sempre stato messo in risalto, il secondo l’aspetto umano, durante questi anni si sono incontrati tanti appassionati che si sono conosciuti e spesso hanno stretto amicizie, e questo mi rende molto soddisfatto e felice di avere raggiunto tutti gli obbiettivi”.

Gli anni sono passati, i successi arrivati, i traguardi raggiunti, ma una cosa non è cambiata: la viscerale passione per questa intramontabile vettura.

Il resto è storia recente lo vedrete nelle recensioni annuali della manifestazione più glamour d’Italia della Dea: la Citroën DS.

Gianni Marchetti