60° Anniversario

23-24  MAGGIO                                                                      Scorri alla gallery

Paris: Rassemblement international

pour le 60ͤ° anniversaire de la Citroën DS

 

UN ANNIVERSARIO IMPORTANTE E UNA BELLA FAVOLA DI PASSIONE MOTORISTICA

OLTRE SETTECENTO AUTO DI OLTRE QUARANT’ANNI

Nell’apprestarmi a raccontarvi l’ennesimo avvenimento dedicato al motorismo storico, questa volta l’episodio racchiude una bella favola di passione motoristica immersa in un importante anniversario e che riguarda un giovane appassionato. Siamo nel 2005 e ricorrevano i cinquant’anni della nascita della famosa DS, un anniversario per noi diessisti che non poteva passare inosservato e con altri quattro possessori di questa fantastica vettura organizziamo la trasferta a Parigi unendo come di consuetudine un breve periodo di vacanza nella bella capitale francese. Non ci siamo mai pentiti di questa decisione perché fu un meeting incredibile e irripetibile con oltre milleseicento vetture partecipanti regolarmente iscritte, ma anche tante altre presenti, quindi oltre duemila partecipanti nel momento più importante nel tragitto, la domenica tra Avenue Foch, Arc de Triomphe e la Torre Eiffel. Sottolineo di nuovo un avvenimento irripetibile e rimasto nella storia, vuoi per la rotondità dell’anniversario, per l’entusiasmo dei partecipanti, ma soprattutto per il numero enorme di DS unite nella città dove nacquero. A noi si era aggiunto un giovane ancora minorenne, Alex già conosciuto nel nostro mondo per la sua grande passione per questa autovettura, collezionava e colleziona ancora modellini su modellini, e il suo papà con una Citroën moderna gli regalò questo viaggio a Parigi a lui sicuramente molto gradito. Sono passati dieci anni e come nelle favole Alex ha avverato il suo sogno ed è entrato in possesso di una bella Citroën D Super 5 verde metallizzata del 1973. Tutti gli amanti di questo modello sono consapevoli che il nuovo anniversario del 2015 ovvero il sessantesimo della nascita di questo prestigioso modello sarà importante ma non come quello del 2005 e meno imponente. Per questo motivo non mi riesce di formare come in precedenza un gruppo emiliano-romagnolo come dieci anni fa, e rimaniamo io e Alex e la sua giovane mamma. Essendo il gruppo molto limitato propongo ad Alex di andare con una sola DS ovviamente la sua, lui acconsente e non vede l’ora di arrivare nella capitale francese a bordo della sua Deesse. Io lascio le mie DS in garage e mi accomodo da passeggero di lusso nei morbidi sedili posteriori della sua vettura per un percorso di puro piacere in un salotto viaggiante di oltre quarant’anni.

Come dieci anni fa abbiamo unito l’incontro a una breve vacanza per vivere al pieno “Le Monde de la DS, 60 ͤ anniversaire” e cosi nella mattinata del mercoledì antecedente al meeting siamo partiti per Parigi, Alex ha preferito fare il viaggio in due tappe e dopo la sosta serale abbiamo anche visitato accuratamente il bellissimo “Chȃteau de Vaux de Vicomte” a pochi chilometri dalla capitale che ci ha accolto subito dopo nel tardo pomeriggio di giovedì. Il giorno seguente era dedicato al turismo della città con i mezzi pubblici lasciando così a riposo la DS, mete nel cuore del centro, Boulevard Haussmann, Galeries Lafayette, l’Opera, Avenue des Champs Élysées, al famoso Citroën C 42 visione del futuro della casa automobilistica, Rue François allo spazio esclusivo DS World, la Torre Eiffel e le Jardins du Trocadéro.

Siamo a sabato, il primo dei due grandi giorni, arriviamo all’Autodromo di Linas-Montlhéry in tarda mattinata per un contrattempo causato da una gomma birichina, ma non è grave anzi meglio al nostro arrivo siamo già immersi in un mare di DS nei prati antistanti del circuito ovunque ci si girasse si vedevano solo DS di tutti i modelli e di tutte le qualità di conservazione arrivate da ogni parte d’Europa. La rappresentanza italiana non era molto numerosa, ma pazienza chi non è venuto non sa cosa si è perso e le critiche ventilate per la cattiva organizzazione o costi alti erano ingiustificate, forse si ignora i costi reali delle strutture e cosa significa gestire oltre settecento autovetture in modo preciso e perfetto come si vedrà il giorno dopo in centro a Parigi.

In cielo c’è una qualche nuvola che ha poi lasciato il posto al sole del pomeriggio, ma forse è meglio cosi: nei circuiti ci sono poche zone d’ombra e anche la temperatura in queste condizioni è stata più gradevole. All’ingresso ad ogni auto è stato applicato un adesivo con colori diversi questo permetteva il parcheggio nei vari settori e determinava l’ingresso sulla pista per alcuni giri, e l’ora del ritrovo il giorno dopo al Parc de Saint-Claud per poi raggiungere Place de la Concorde.

Presente lo stand ufficiale della Citroën con esposti alcuni esemplari sportivi e a fianco una tenso-struttura con diverse fuoriserie di Henry Chapron e altre rarità.

Il programma è stato rispettato nei minimi particolari: con un concorso d’eleganza, l’esibizione di un nutrito gruppo di DS su tre ruote e la conferenza sul marchio DS da parte di Monsieur Arnaud Ribaut. Alle ore venti è seguito un cocktail presso i box riservato ai partecipanti iscritti, molto generoso con autentiche specialità francesi. L’ingresso al circuito era possibile anche per il pubblico interessato all’avvenimento e tutto era organizzato al meglio con punti di ristoro e ristorante con prezzi contenuti, boutique per gadget e pure una non grande ma consistente presenza di ricambisti.

Alle ventuno Dîner de Gala (extra programma e su prenotazione) organizzata nel ristorante, trasformato con eleganza in un salone raffinato con un servizio di ottima qualità.

La domenica era il secondo grande giorno, quello della grandiosa parata, ci siamo tutti diretti al Parc de Saint-Claud per essere allineati e a gruppi di circa quindici vetture scortati con un servizio impeccabile di uno staff organizzatissimo a bordo di imponenti motociclette moderne sino a Place de la Concorde dove ci hanno fatto parcheggiare in modo preciso e millimetrico. I parigini ci hanno notato, eccome se ci hanno notato: sia durante il percorso attraverso le Champs Élysées ma soprattutto nella enorme distesa di una della piazze più belle di Parigi. Non sono mancati i cenni di consenso e di ammirazione per questo modello di vettura che è rimasto nel cuore di moltissimi francesi.

Ma anche per noi appassionati di questa vettura vedere la piazza colma di DS è stato un altro momento emozionante, esaltante e commovente, perché noi che preserviamo la storia di questa vettura la viviamo tutti i giorni e ne siamo i veri artefici della memoria.

Vicinissimi alla piazza ci sono i giardini delle Tuileries, proprio tra il Museo del Louvre e Place de la Concorde, e a pochi passi da Rue Cambon dove sorge il famoso Hotel Castille furono voluti da Caterina de Medici per il Palazzo delle Tuileries nel 1564, su modello di quelli fiorentini. Aperti al pubblico nel 1667, divennero parco pubblico dopo la rivoluzione francese. Oggi vi si possono ammirare diversi gruppi di statue allegoriche, che aiutano a immaginare quale fosse il progetto seicentesco di André Le Nôtre.

Qui era allestito il DS WEEK una bellissima e avveniristica esposizione sul modello DS, storico e moderno in diversi settori, con all’ingresso oltre alla accoglienza la ricreazione del momento in cui fu presentata la DS, poi la galleria, il cinema, la boutique, il DS store, il centro stile, il laboratorio tecnico e l’atelier, una bellissima passeggiata culturale nella vita della DS dal 1955 a oggi con tanti modelli compresi quelli attuali progettati per questo importante anniversario.

L’iniziativa nei gironi precedenti era stata meta di oltre ottocento giornalisti invitati all’evento ed era collegata in rete. All’arrivo veniva dato a ognuno dei presenti un braccialetto con un dispositivo collegato all’applicazione “MyDSweek”.

Siamo a lunedì, oggi è nuvolo, la festa è finita e anticipiamo leggermente il nostro rientro. Mentre ritorniamo in Italia nella memoria ci rimangono impressi questi bei giorni che si potrebbero anche sintetizzare nello slogan coniato dalla Citroën: DS AUTOMOBILE SPIRIT OF AVANT-GARDE.

E forse il perché Alex si sia appassionato a questa vettura devo averglielo chiesto, ma non lo ricordo, non mi interessa, l’importante che qualcuno della nuova generazione entri nel nostro mondo. È certo che il fascino di questa autovettura è enorme e unico.

Gianni Marchetti



DS AUTOMOBILE SPIRIT OF AVANT-GARDE

AVANT-GARDE è una espressione militare. Significa l’avanzamento di una armata in fase di conquista, ma il termine venne poi adottato per descrivere gli artisti che volevano cambiare la società affrontandola di petto. Non si poteva scegliere slogan migliore per rappresentare una casa costruttrice dove il suo iniziatore André Citroën sicuramente fu il miglior esempio di innovatore e precursore di progresso. Lo dimostrò in svariate iniziative durante tutta la sua non lunga vita (1878-1935) lasciando stupita società e concorrenza.

E se parliamo di artisti, non possiamo non parlare dell’italianissimo Flaminio Bertoni (1903-1964), artista prima che designer di autovetture, fu lui a tracciare le linee e disegnare le forme della DS che al Grand Palais di Parigi durante il Salon de l’Automobile nel 1955, precisamente il 6 ottobre, fu presentata per la prima volta al pubblico. All’improvviso tutte le altre automobili appaiono antiquate e noiose: questo è l’effetto suscitato dalla DS sui visitatori che rimangono stupiti dalla sua originalità e dalla sua bellezza, sembra un’astronave, non si era mai visto un modello così particolare, ma affascinante e ammaliatore. Sta di fatto che il pubblico decreta l’immediato successo a tal punto che vengono raccolte 750 vendite in 45 minuti che diventarono 12.000 alla fine della giornata della presentazione.

Definita una delle autovetture più significative del ventesimo secolo, quest’anno compie sessanta anni di vita, ma non li dimostra assolutamente, la sua linea aerodinamica è ancora attuale, il suo innovativo impianto idraulico che collega sospensioni, sterzo, frenatura e cambio semiautomatico ha ispirato le auto recenti, la carreggiata anteriore notevolmente più larga della posteriore farà scuola, gli indicatori di direzione posti nella parte posteriore ad altezza anomala determinavano una visibilità assoluta, come oggi molti gruppi ottici si sviluppano verso l’alto e i fari anteriori orientabili introdotti nel 1967 oggi sono ampiamente utilizzati nei nuovi modelli di auto.

Autovettura dall’eleganza estrema ha fatto dello stile il suo successo, che ancora oggi affascina in maniera incondizionata. Consolidando l’appellativo attribuitogli negli anni di vera opera d’arte della produzione industriale. La DS est une œuvre d’art.

La Citroën DS fu poi costruita per un ventennio e in 1.456.000 esemplari.

Gianni Marchetti



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